Il nuovo proprietario del rustico, nonché grande estimatore dei rustici ticinesi e case rurali, ha incaricato l’architetto Bianchi di presentare un nuovo progetto per il recupero di riqualificazione architettonica con riattazione e sopraelevazione dello stabile esistente, che si integri con gli stabili confinanti concorrendo alla rivalutazione di tutto l’impianto del nucleo attuale.
L’edificio esistente non era più abitato e in fase di lento e inesorabile degrado per cui necessitò urgentemente di un intervento di messa in sicurezza, anche per un rispetto dei confinanti, si tratta di un fabbricato inserito in una serie di dimore a corte nella zona centrale del nucleo si San Giorgio.
Dopo un’attenta analisi sono state studiate le possibilità edificatorie, ma viste le poche varianti che il progetto concede, si è partiti dai due corpi principali collegandoli da un atrio e scala, come era in origine (ballatoio e scala in gran parte crollati) e caratteristica delle case rurali.
La riqualifica riprendere le particolarità delle originarie abitazioni contadine del luogo sfruttando al meglio la struttura esistente, risanando architettonicamente con una lettura in chiave moderna e riportando ordine alla sua volumetria con proporzioni precise e semplici e con una nuova estetica architettonica che si integra meglio anche con gli edifici esistenti.
Il nuovo volume prende in considerazione ed è paragonabile alle costruzioni riattate (sopraelevate) di recente nelle vicinanze, optando per una semplicità delle facciate che riprende e tiene conto maggiormente delle caratteristiche proprie del tessuto storico.
La ricostruzione della scala e l’ampliamento con sopraelevazione di un piano mansardato, in riferimento alle esigue dimensioni degli spazi attuali, sono necessarie e vitali per ottenere un’abitabilità adeguata alle normative vigenti e sono giustificabili per rendere conveniente l’investimento finanziario del recupero edilizio da parte del committente.
Progetto e realizzazione: 2019-2020